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LE CELEBRAZIONI DI SAN GIOVANNI

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Uno dei giorni più attesi dai fiorentini è il 24 giugno, la festa patronale della città: San Giovanni. Un giorno in cui i negozianti chiudono i battenti e aspettano la sera per ritrovarsi nei punti più strategici e belli della città. Tutti con il naso all’insù pronti a godersi lo spettacolo dei “fochi”, che si sa, “l’anno scorso erano più belli”. Ma purtroppo anche quest’anno, con la speranza di superare presto questo periodo, i fiorentini dovranno rinunciare a quell’emozione.

La città non sarà illuminata dai giochi pirotecnici ma quest’anno c’è una novità. Verranno accese le porte storiche e non solo.

GLI EVENTI IN PROGRAMMA

Grazie alla collaborazione di SILFI Spa, saranno illuminate in diversi colori le sei Porte storiche della città, la chiesa di San Miniato al Monte, il Loggiato dell’Istituto degli Innocenti e le Rampe del Poggi.
Le luci verranno accese dalle ore 22:00 del 24 giugno.

LE CELEBRAZIONI e I DIECI FIORINI

Le celebrazioni religiose rimarranno invariate: il 24 mattina ci sarà la tradizionale Festa degli Omaggi e il Corteo dei Ceri dove la Società di San Giovanni Battista offre come da tradizione la Croce di San Giovanni al Sindaco di Firenze e a S.E. il Cardinale Arcivescovo Giuseppe Betori.

Alle 10.30 il card. Betori presiederà la Santa Messa nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

Il pomeriggio alle 18, al Forte di Belvedere, ci sarà la consegna di dieci Fiorini d’oro a personalità che si sono distinte durante l’anno da parte del sindaco Dario Nardella.

NUOVE INIZIATIVE

‘Orfana’ dei Fochi, nei giorni precedenti la Società di San Giovanni Battista, organizzatrice delle celebrazioni, realizzate col determinante contributo di Fondazione CR Firenze, dalla nascita sempre deputata alle celebrazioni dei festeggiamenti del Santo Patrono di Firenze, ha organizzato alcune iniziative per far rivivere le tradizioni fiorentine.”

“Seppur amareggiati per la mancanza dei Fochi, siamo lieti di poter presentare un programma ricco di iniziative che esaltano e fanno rivivere le più antiche tradizioni della città di Firenze per le celebrazioni dei festeggiamenti del Santo Patrono San Giovanni Battista. Nonostante le difficoltà del momento storico che il mondo sta vivendo la Società di San Giovanni Battista, che quest’anno festeggia i suoi 225 anni, ha voluto comunque continuare molte delle vecchie tradizioni fiorentine perché i festeggiamenti del Santo Patrono abbiano una valenza ulteriore non solo il 24 giugno.”
Ci impegneremo per i fochi del prossimo anno affinché siano più belli che mai”, dichiara Claudio Bini, presidente della Società di San Giovanni Battista.

PROGRAMMA

I festeggiamenti sono iniziati 19 giugno alla Società Canottieri Firenze che ospita fino al 30 giugno una esposizione filatelica, realizzata da Fabrizio Fabrini, che ripercorre la vita del Patrono e la storia del palio con l’utilizzo di tutte le risorse della filatelia, dal comune francobollo alle cartoline maximum, dagli interi postali agli annulli più rari.  (L’ingresso è consentito con prenotazione obbligatori telefonica al numero 334 384 2716).

Nei giorni scorsi è stata effettuata, dopo oltre un secolo, l’incoronazione del Marzocco, presente sull’Arengario di Palazzo Vecchio, con un cerimoniale che ha come base storica quello che si svolgeva in occasione degli stessi festeggiamenti nel XVI secolo. Era infatti pratica comune e tradizionale elevare la statua del Marzocco, il leone di Firenze, l’erede di Marte, la divinità che con l’avvento del cristianesimo portò alla venerazione del patrono cristiano e cittadino San Giovanni Battista, incoronare la statua del Marzocco in occasione delle Feste del patrono.

 LA CORONA DEL MARZOCCO

La Corona del Marzocco è stata ideata per l’occasione dalla Bottega OrafaPenko, e realizzata in oltre cinque mesi da Alessandro e Riccardo Penko, coadiuvati dal padre Paolo, che dopo un’attenta ricerca storica, hanno impiegato le tecniche della tradizione orafa fiorentina. La corona, dal diametro di 26 cm, è realizzata in ottone dorato ed è costituita da una fascia alta 15 cm. Suddivisa in sei ordini, è decorata con la tecnica del penkato, alternata a finissime cesellature e puntinature. È decorata con cinque imponenti gigli bottonati, finemente cesellati su entrambi i lati e smaltati in rosso cremisi traslucido con preziose lumeggiature in oro. La corona verrà deposta il 27 giugno con una cerimonia che avrà le stesse caratteristiche di quella dell’incoronazione.